giovedì 9 febbraio 2017

Musiklife: Cosmo's Factory

Andrea li conosceva già per Suzie Q, ma non aveva capito di che pasta fossero fatti veramente. Pensava che si trattasse di una delle tante band americane da una canzone e via, ce n’erano tante e di molte si era già dimenticato. Alla radio le loro canzoni non le mandavano proprio, neanche ne parlavano le poche trasmissioni musicali per i giovani come lui: tutte le attenzioni ai Byrds o addirittura ai Guess Who - guà due anni dopo non se li ricorderà più nessuno. Una canzone epocale, “American Woman”, poi più niente - per non parlare dei Canned Heath e dei loro blues tiratissimi, resi ancora più particolari dalla voce del loro cantante. Lui e i suoi amici erano ammaliati da Aqualung e dalle suites dei Genesis, dunque misiche ben lontane dalla potenza feroce di John Fogerty e soci e dall’orecchiabilità sempre in bilico fra tradizione e pop.
Gliene ne aveva parlato una fiamma del tempo e lui, più per fare colpo su di lei che per reale interesse, una sera a casa si mise al lavoro: ascoltava Radio Luxemburg, quasi unica finestra sul mondo della musica.

mercoledì 8 febbraio 2017

Musiklife: Abraxas

“Ce n’ho pochissimo, non basta nemmeno per un giro”, borbottava Max sbriciolando un microscopico pezzo di hashish che aveva raccattato da un suo contatto la mattina fuori da scuola. Non staccava gli occhi dalla cartina, timoroso di perdere anche solo una briciola di quella minuscola pallina.
“Aggiungiamoci un po’ di thé insieme, mi hanno detto che si sballa anche con quello”, Virginia si era inserita come se sapesse tutto lei. Lo faceva sempre, forte di una famiglia che le aveva insegnato a non dimenticare mai che lei era una ricca borghese, un’altra cosa rispetto a quei sui amici capelloni e proletari, figli di impiegati quando andava bene, sennò ancora peggio. Lei oscillava come un corpo in perenne disequilibrio: un momento pendeva pericolosamente verso lo snobismo insopportabile, subito dopo la trovavi all’estremo opposto, pronta alle esperienze più ardite. Lei era quella più “avanti”, sembrava non avere paura, anzi trascinava gli altri verso tutto ciò che rappresentava la trasgressione: le droghe disponibili le provava tutte, ma non spendeva mai una lira per comprarle, andava a scrocco.
Era anche l’unica che aveva provato ad avere rapporti sessuali completi… o quasi.