martedì 5 settembre 2017

Musiklife: Cuttin' in


Il giorno prima del suo ventinovesimo compleanno muore in una stanza d'albergo di Atlanta. E' il 15 di aprile del 2008, un secolo fa dal punto di vista dello show business che tutto consuma e in fretta. Eppure i dischi di Sean Costello continuano a girare, le sue esecuzioni a passare su tutti i canali di musica blues e non solo su quelli.  Il coroner scriverà che si tratta di una morte per assunzione accidentale di farmaci. Sean ne prendeva tanti, soprattutto per tenere a bada la sua sindrome bipolare che gli tormentava la vita e alimentava il suo genio.
Era nato  a Filadelfia, ma all'età di 9 anni si era trasferito con la sua famiglia nel sud, ad Atlanta. Ancora bambino aveva cominciato a suonare la chitarra, imitando Howlin'Wolf di cui aveva acquistato "Rockin' Chair" quando non aveva ancora dieci anni.  A 14, partecipa per la prima volta e un concorso e lo vince, conosce altri musicisti e con loro forma la sua prima band. Due anni dopo - Sean ha appena 16 anni - pubblica il suo primo album "Call The Cops", un successo nel mondo del blues elettrico.

La sua band comincia a d accompagnare gruppi famosi introducendo i loro concerti.
"Cuttin 'In" arriva quando Costello ha sul groppone oltre 1000 concerti e solo vent'anni. Da lì comincia il successo quello vero: Sean ha una vocalità straordinaria e utilizza la chitarra al servizio della canzone, in questo discostandosi dal bluesmen classici che spesso si accarezzano l'ego con assoli noiosi e autoreferenziali. Asciutto, deciso e sempre essenziale.
La sua malattia lo accompagna fedele, controllata come si può con gli psicofarmaci e, a volte, con qualche aiutino ulteriore. Suona con BB King, Buddy Guy e tutti i grandi del blues, ma non disdegna piccole performances in locali sconosciuti che, con i suoi concerti, tornano a nuova vita.
Intanto pubblica qualche album e comincia a guardare fuori dal mondo del blues osservante per trovare nuove sonorità da integrare e portare nelle fiamme dell'inferno da cui proviene questa musica. Con questa ricerca pubblica un album col suo nome nel 2005, forse il più intenso.
Tutti concordano, però nel definire l'ultimo suo disco, "We Can Get Together", il migliore e il più originale. Sean ha 27 anni, è in giro da 11. E' un  musicista affermato che ha sempre più bisogno della chimica per affrontare la vita, i suoi alti e bassi, le delusioni, le sconfitte e le vittorie.
Vince la chimica.

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